giovedì 9 dicembre 2010

CIAO CIAO LATTE!

Frequentando un gruppo di neomamme organizzato dall'ospedale dove ho partorito, mi sono accorta di una cosa: non c'è di peggio per una mamma che rendersi conto di stare perdendo il latte. Insomma, dobbiamo nutrire la nostra creatura, come possiamo farlo senza latte? Ci sembra di diventare inutili, ineffienti, ci fa stare malissimo...
Ho capito che stavo finendo il latte quando Lucia aveva quattro mesi. È stato proprio brutto, non lo nego. La prima persona che ho chiamato è stata mia cugina, lei ha due bimbi e il suo Matteo ha un anno esatto più di Lucia; le ho detto, qquasi piangendo, come stavano le cose e sapete cosa mi ha risposto?
"Ringrazia la Madonna e vai ad accendere un cero!"
Non era proprio quello che mi aspettavo, ma mi è servito! Guardiamo i lati positivi: niente
più bisogno di cercare un angolino dove allattare, niente più levatacce notturne, quelle vengono divise alla pari col paparino, molto più controllosu quanto mangia il bambino..
Già, il latte della mamma è il meglio, ma guardando i bimbi di prima elementare possiamo dire che ha avuto latte materno e chi artificiale? No! Possiamo dire chi vede troppa tv, ma sul latte proprio niente. Allora vuol dire che non da poi tanta differenza!

lunedì 6 dicembre 2010

I TUBI SONORI (HOME MADE GIOCATTOLI)

Non mi ero mai accorta di quanto fossero costosi i giocattoli per bambini, anche piccolissimi! Costano uno sproposito! Come se con l'arrivo di Lucia non ci fossero gia' state abbastanza spese (prima fra tutte la casa nuova per accoglierla!)... Cosi', durante la gravidanza, ho deciso che la mia bimba avrebbe avuto tanti giochi fatti in casa, da me, o comunque cose semplici e poco costose.
La prima cosa che le ho preparato sono stati i tubi sonori. Mentre ero incinta c'e' stato il periodo in cui riuscivo a mangiare solo Pringles, il che mi lasciava con un sacco di tubi da poter utilizzare. Il lavoro e' stato veramente facilissimo: prendevo i tubi vuoti delle patatine, li riempivo di materiali diversi (sabbia, riso, pasta, legumi), poi richiudevo il tappo e lo fermavo con 3 o 4 giri di nastro adesivo. Il resto era lavoro di fantasia, con carta colorata si decoravano i tubi, nastri, adesivi, carta da pacco avanzata... tutto quello che viene in mente va bene! L'ultimo passaggio era la messa in sicurezza, ovvero la plastificazione, visto che Lucia, come tutti i bimbi, mette in bocca tutto. Per quello ho comprato un rotolo di carta adesiva trasparente e anche questo passaggio e' stato facile.
Lucia adora i suoi tubi colorati! Ora che ha 8 mesi sta imparando che se li agita puo' produrre lei i suoni, ma anche quando era piu' piccola le piaceva il rumore che facevano e i bei colori vivaci attiravano il suo sguardo. I tappi trasparenti le permettono di vedere cosa c'e' all'interno e di capire come allontanare o avvicinare gli oggetti muovendo il tubo.
Sono proprio giocattoli semplici, ma utili, non solo stimolano l'udito, ma anche il senso del ritmo, la vista, i concetti di vicino/lontano e un sacco di altre abilita'.

venerdì 3 dicembre 2010

KEEP IT CLEAN

La Razbaby fa dei prodotti secondo me veramente utili e "pensati". Gia' ho parlato del ciuccio a forma di lampone per i dentini (http://mammalarissa.blogspot.com/2010/11/razbaby.html), quello che vi faccio vedere oggi e' il ciuccio che si chiude da solo, per non sporcarsi quando cade.
C'e' stato un periodo in cui Lucia non era piu' capace di tenere il ciuccio. Non che io volessi darglielo per forza, era lei che lo voleva, ma sembrava particolarmente impedita a tenerlo in bocca. Al di la' di questo, capita che i bambini facciano cadere il ciuccio, che diamine o che, soprattutto quando crescono un po', se strappino la molletta che lo tiene legato al giacchino e lo sbattano per terra. E in giro non e' sempre facile lavare il pipotto. Il ciuccio della Razbaby si chiude automoaticamente quando il bimbo lo toglie dalla bocca, cosi' se cade non si sporca. Fino a che Lucia ha avuto 5 mesi l'ho usato, ora non posso piu', perche' lei ha iniziato a provare gusto a togliersi e rimettersi il ciuccio, guardarlo, manipolarlo, studiarlo e questo tipo di ciuccio non riesce a rimetterselo in bocca, perche' non e' ancora in grado di aprire le alette e infilarlo. Pero' quando l'ho usato l'ho trovato utilissimo!

martedì 30 novembre 2010

ASILO NIDO (COSA CI DEVE ESSERE)

Da Febbraio Lucia iniziera' l'asilo nido. Mezza giornata, perche' voglio che si abitui ad avere intorno altri bambini con cui interagire; la biblioteca a i play gruop che facciamo non sono piu' sufficienti, secondo me.
Qui negli Stati Uniti gli asili nidi sono tutti privati, quindi domani iniziero' a fare un paio di visite per vedere come sono e cosa offrono. Mi sono preparata una lista di cosine da controllare, forse per gli asili italiani qualcosa potrebbe suonare strano, ma altre cose sono valide ovunque:
  • Flessibilita' dell'orario (quanto tempo per l'accoglienza? Quanto tempo per ritirare i bambini? Cosa succede se un giorno trovo traffico e faccio tardi?)
  • Possibilita' di un orario part-time (e nel caso, devo stabilirlo a priori o puo' variare?)
  • Possibilita' di visitare l'asilo senza appuntamento
  • Presenza di una persona che risponde al telefono in qualsiasi momento del giorno
  • Titolo richiesto agli educatori
  • Orari e durata del tempo nanna
  • Tipo di attivita' proposte
  • Possibilita' che i bambini vengano portati all'aperto (sono previste uscite? C'e' un giardino? Come e' attrezzato? In che condizioni atmosferiche escono i bambini?)
  • Uso della televisione (viene proposta ai bambini? Per quanto tempo?)
  • Cibo (e' cucinato in loco? Possibilita' di visionare il menu'. E' possibile richiedere menu' speciali? Come viene conservato il latte materno o il latte artificiale?)
  • Modalita' di avviamento al vasino
  • Tipo di giochi e di spazi disponibili
  • Sistemi di sicurezza presenti
  • Pulizia dei materiali (Quanto spesso i giocattoli vengono lavati? Vengono utilizzati  guanti per cambiare i bambini? Si lavano le mani dei bimbi prima del pasto?)
Queste sono solo alcune idee, ma mi sembra gia' di dover guardare e chiedere un sacco di cose. Vedremo come andra', speriamo di trovare l'asilo giusto!

lunedì 29 novembre 2010

NASO TAPPATO

Inizia l'Inverno, tempo di raffreddori. Per i piccoli e' un casino, loro il naso non se lo sanno soffiare e, se sono come Lucia, sono superallergici a qualsiasi mano della mamma o del papa' che si avvicina con un fazzoletto. Io poi non sono molto delicata, quel povero nasino lo strizzo come un limone, la capisco, poverina, che non le piaccia quando cerco di soffiarglielo. Ma allora cosa fare? Beh, io mi sono procurata un aggeggino meraviglioso, il nosefrieda.Prima di usarlo, utilizzavo la pompetta classica, andava abbastanza bene, ma non troppo. Il Nosefrieda e' tutta un'altra cosa... la figura illustra abbastanza bene come funziona.
E' una pompetta da un lato, e un aspiratore dall'altro. Si avvicina (solo avvicinare, non inserire piu' di tanto) la pompetta alla narice del neonato e poi si aspira. Nessun rischio, il muco non va in bocca alla mamma! Pero' il naso si libera in un baleno, per bene e senza sporcizia indietro. E' veramente utilissimo e comodo, poi e' piccolo e si puo' portare in giro nella sua custodia. Del resto e' svedese (o giu' di li') e gli svedesi su certe cose sono sempre stati avanti, non per niente hanno inventato Ikea!

mercoledì 24 novembre 2010

LA CHEF DELLE PAPPINE

Quando Lucia ha iniziato a mangiare cibo solido, io e Paolo abbiamo subito preso una decisione di comune accordo: le avrei cucinato tutto io,  usando cibi biologici. Avrei comprato solo le cose che fresche non si riescono a trovare o che sono sconsigliate, come le carote.
Preparare le pappine e' divertente, non lo avrei mai creduto! Al di la' del fatto che e' semplicissimo, una volta che si usa la pentola a pressione e' veramente questione di poche decine di minuti, oltretutto e' interessante sperimentare, provare, abbinare i sapori.
Le prime settimane, quando si assaggia un solo cibo alla volta, le cose vanno un po' a rilento, ma poi ci si puo' sbizzarrire con coppie, triplette, a suo tempo aggiungere la carne... alcune sono veramente buonissime! Magari in futuro potrei pensare di postare qualche ricetta, anche se in realta' l'idea di base e' di mescolare a piacere gli ortaggi consentiti per fascia d'eta' e cuocerli al vapore in pentola a pressione, dopo di che frullare il tutto. Ieri sera ho preparato per Lucia 14 coppette di minestrone con broccoli, zucchine, patate, cipolle e riso bollito a parte: un successone! In 5 minuti ha finito la sua ciotolina...
A proposito, le ciotoline. Ho imparato che e' molto meglio preparare pappine in abbondanza, poi si surgelano gia' a dosi e sono pronte in un attimo, bastano 2 minuti di microonde.
E dire che non mi e' mai piaciuto cucinare, grazie a Lucia sto scoprendo la chef che e' in me!

lunedì 22 novembre 2010

IL BOPPY

Grazie al cuscino d'allattamento! Quando ho detto a mia mamma che spendevo 30$ per un cuscino per allattare mi ha preso per matta. Ma evviva il cuscino da allattamento! E' comodissimo, permette alle mamme di allattare sempre nella stessa posizione ovunque si trovino (casa, macchina, su una panchina, in spiaggia, in aereo...), al bambino di sentirsi in un ambiente famialiare, di cui riconosce l'odore, ed e' molto ma molto versatile.
Oltre ad usarlo per allattare, ci si puo' appoggiare il piccolino per farlo riposare (attenzione, non dormire!), io me lo mettevo dietro la schiena mentre guardavo la tv per stare piu' comoda ed e' stato un ottimo paracolpi per quando Lucia, a 4 mesi e mezzo ha cominciato a stare seduta, ciondolando in continuazione. Le comodissime cover si lavano con facilita' e non vanno stirate, quindi e' facilissimo averlo sempre pulito.

domenica 21 novembre 2010

LA MAMMA "A"

Tratto da "Da zero a tre anni", di Piero Angela, Oscar Mondadori.

"Ogni madre e' in grado di svolgere un buon lavoro con il piccolo. Le madri piu' "efficienti" non passano la giornata ad occuparsi dei piccoli. Hanno troppo da fare, per occuparsi continuamente di loro. Molte hanno anche un lavoro fuori casa. Il punto veramente importante e' che la madre sia un'eccellente organizzatrice e consulente, che sappia creare un mondo materiale, specie in casa, perfettamente adatto ad alimentare la grande curiosita' del piccolo.
La madre A ha di solito un comportamento permissivo e indulgente nei confronti del piccolo, che viene incoraggiato al massimo ad esplorare.
[...] Accade continuamente che il piccolo si rivolga alla madre per un aiuto. Questa risponde alle sue chiamate aiutandolo, ma anche suggerendogli un'idea interessante collegata alla sua piccola esperienza, cioe' "rilanciandolo".
Altre volte queste madri non smettono cio' che stanno facendo per andare dal bambino: se non hanno tempo rimandano a piu' tardi la risposta e "glielo dicono". Molto raramente esse passano piu' di cinque, dieci, venti minuti a insegnargli cose.
Queste madri, inoltre, parlano spesso e molto con il piccolo, utilizzando un linguaggio comprensibile per lui.
[...] Tra le madri del gruppo A vi sono poche casalinghe meticolose: la maggior parte sembra aver accettato l'idea che che un bebe' e una casa senza macchia sono concetti incompatibili. La strada migliore sembra consistere nell'organizzare la casa in funzione del bambino e non li bambino in funzione della casa.
[...] Per riassumere una buona madre deve essere una buona organizzatrice e consulente del mondo del bambino. [Inoltre] le madri A trascorrono meno del dieci per cento del loro tempo a interagire con i loro figli."

sabato 20 novembre 2010

BREASTFEEDING COVER

L'altro giorno pensavo a quante mamme in allattamento si sentono bloccate in casa, non escono con il pupo perche' sanno che entro un paio d'ore dovranno allattare e, per quanto una si possa sentire libera, non e' sempre il massimo mettersi ad allattare, per esempio su di una panchina, con tutta la mercanzia in mostra...
Io, quando allattavo (il che mi sembra una vita fa) ho risolto il problema utilizzando una breastfeeding cover. Troppo comoda! e' una cosa di una semplicita' mostruosa, ma rende verametne tutto piu' semplice. Non si tratta d'altro che di un telo di stoffa, un lato del quale e' leggermente rigido. Con una morbida cinghia si passa intorno al collo, in modo da coprirsi tutta la parte davante, il lato rigido in alto. In questo modo e' possibile allattare senza farsi vedere, ma vedendo il proprio bimbo in visto, ed essendo viste da lui. Da fuori non si nota veramente niente. Negli Stati Uniti, indossando le covers, ci sono mamme che allattano persino in chiesa (io sono una di quelle!). Del resto non si puo' sentirsi ed essere inchiodate nella propria casa solo perche' bisogna allattare, se no diventa una noia! Questa soluzione per me e' veramente efficace, permette di uscire, andare a prendere un caffe' con le amiche, fare un giro al parco, andare a fare la spesa, senza essere ossessionate dall'orario della poppata.

RAZBABY

Sempre in tema di dentini (tema che mi coinvolge particolarmente in questo periodo "caldo"), altro interessante oggettino da non farsi mancare e' il razbaby, questo simpatico ciuccio che aiuta un sacco. E' un ciuccio, ne' piu' ne' meno, ma fatto a forma di lampone, tutto "pallinoso", piu' duro di un ciuccio normale. Non e' fatto per essere succhiato, ma morso. Perfetto per i primi dentini che spuntano! Anche l'impugnatura e' fatta in maniera tale da dare soddisfazione al morso, per tutti i bimbi che, come la mia Lucia, non si accontentano della parte tonda. E' stato uno sfizio, 4$ per un ciuccio sono un'esagerazione, devo ammetterlo, ma ripensandoci sono stati soldi ben spesi. Il razbaby riposa nel frigorifero con i suoi colleghi tradizionali, in attesa di essere (spesso) preso e utilizzato!

venerdì 19 novembre 2010

I CIUCCI NEL FRIGO

Scrivo questo post seduta sulla poltrona del concessionario dove io e Lucia siamo venute a fare il cambio dell'olio. Lei dorme, io vorrei ma non ci riesco... Che notte!
Siamo in piena fase dentini, con i primi due è andata bene, ma il terzo ci sta facendo un po' penare... Alle 4 stanotte abbiamo avuto una mezz'oretta difficile...
Quello che ho trovato veramente utile in caso di dentini dolorosi, ma non solo, anche per calmare momenti di nervosismo, è la tecnica dei ciucci freddi. I ciucci di Lucia sono TUTTI in una ciotolina in frigorifero; quando non c'è modo di calmare un pianto disperato le dò un ciuccio di frigo. Il più delle volte funziona, smette di piangere, comincia a tirare tutta concentrata. Non so se sia l'effetto anestetico del freddo o solo la sensazione piacevole del frescolino, forse non mi interessa nemmeno saperlo. L'unica cosa che so e che mi interessa è che stanotte, dopo mezz'ora di pianti, sono scesa in cucina, ho preso il ciuccio freddo ed è passato tutto fino a questa mattina alle otto!

IL SALTERELLO (bouncer)

Prima di trasferirmi qui il bouncer non sapevo nemmeno cosa fosse. E anche dopo averlo visto, non ero per niente convinta della sua utilita'; fosse stato per me non l'avrei comprato, ma poi la mia amica Paula mi ha dato il suo, visto che Daniel, il suo piccolino, e' ormai troppo grande per usarlo.
Comincio postando una foto del bouncer di Lucia, cosi' chi non ne ha mai sentito parlare si fa un'idea:


Si tratta di un girello, in sostanza, che pero' non va in giro. La piattaforma e' piane di giochini, sonagli, pupazzetti e altri aggeggi simili, e il bimbo si fa sedere al centro. I piedini sfiorano appena terra, non fanno peso. La seduta puo' ruotare, cosi' il piccolo puo' ragigungere i giochi a 360 gradi. Lo scopo di questo arnese e' duplice:
1. tenere il pupo impegnato, ma in maniera circoscritta, per esempio in cucina mentre la mamma prepara il pranzo o in bagno mentre lei fa la doccia;
2. rinforzare le gambe
Infatti Lucia, non appena e' stata messa nel bouncer, ha cominciato a saltare come una matta, puntando i piedi, divertendosi un sacco. All'inizio non ero sicurissima che la cosa facesse realmente bene, ma quando, a sette mesi, ha cominciato a tirarsi in piedi, ho capito che sicuramente male non le aveva fatto, e questo mi e' bastato.

giovedì 18 novembre 2010

SOPHIE


Ho scoperto la giraffa Sophie al gruppo delle neomamme organizzato dall'ospedale. Quando io e Lucia ci siamo andate per la prima volta mi sono accorta che, su 15 bambini che c'erano, almeno una decina avevano una buffa giraffa di plastica. Era Sophie.
Sophie non e' niente altro che una stupidissima giraffa di plastica, alta 18 centimetri. Niente di speciale, non suona, non si illumina, niente. Ma i bambini la adorano! E' fatta per i dentini, pensata appositamente per essere mordicchiata e maltrattata. A quanto pare e' in giro da 50 anni, e io non l'avevo mai sentita nominare... Eppure e' famosissima in tutto il mondo. Pochi giorni dopo averla acquistata ho ricevuto un MMS da una mia amica turca che mi faceva vedere il suo bimbo; beh, nella foto stava allegramente succhiando Sophie! Non ci potevo credere!
Certo, non e' economicissima, 20$, ma devo dire 20$ ben spesi, visto il successo che ha avuto con Lucia! Grandiosa per i suoi dentini che stanno spuntando inquesti giorni!

mercoledì 17 novembre 2010

FASCIA / MARSUPIO / SLING?

Quando si parla di baby carriers le opinioni sono le piu' contrastanti. E' meglio la fascia? E' meglio il marsupio? E' meglio la sling? Io, per non saper ne' leggere ne' scrivere, li ho tutti e tre e li trovo tutti utilissimi, ognuno nella sua specifica circonstanza.

1. FASCIA: un fascione lunghissimo (cosa saranno, 4 metri?), leggermente elastico, che si gira e si rigira intorno al corpo secondo movimenti precisi, formando un'intelaiatura che sostiene il bambino. Esistono diverse posizioni a seconda della grandezza e dell'eta' del bimbo. Io e Lucia la usavamo soprattutto per le passeggiate serali estive, quando avevamo tutto il tempo di prepararci in casa prima di uscire. Perche', diciamolo, indossare la fascia non e' precisamente la cosa piu' comoda del mondo...

2. MARSUPIO: lo conoscono tutti, e' la classica tasca che si indossa sul petto e dentro cui si mette il piccolino, girato verso la mamma quando e' ancora piccolo, girato all'esterno quando cresce. E' decisamente piu' comodo della fascia come indossatura, piu' veloce e meno intricato. A me piace, l'unico difetto e' che, rispetto alla fascia, secondo me distribuisce meno bene il peso, quindi fa un po' piu' male alla schiena. Ma per il resto e' OK.

3. SLING: una via di mezzo tra il marsupio e la fascia, in cui il bambino sta accoccolato e dorme da piccolo, mentre puo essere messo seduto sul fianco da grande. e' pratica e comodoa (quella nella figura e' esattamente quella che ho io). La larghezza si regola con un paio di anelli laterali. In questo periodo la uso tanto con Lucia, quando e' nelle sue fasi "mamma, tienimi con te", perche' posso fare i mestieri di casa con lei vicina, ma allo stesso tempo posso infilarla e sfilarla come voglio.

Se dovessi sceglierne una sola, forse andrei per la sling, che e' comoda come un marsupio, ma permette al bimbo di stare in una posiozine piu' sdraiata per dormire, soprattutto quando e' piccolino.

IN OSPEDALE NON ME L'AVEVANO DETTO! (come ho risolto i primi pianti notturni)

E no che non me l'avevano detto che dal terzo giorno lo stomaco del bambino comincia a processare il latte per la prima volta, e che questo gli crea tantissima aria e dolori nella pancia! Non me l'avevano detto, e io e la mia dolce meta' ci siamo ritrovati la prima notte a casa con una piccolina urlante che non riuscivamo a calmare. Ecco.
Per fortuna al centro di allattamento mi hanno spiegato la causa del suo piangere disperato, ma quando ho chiesto un aiuto per la soluzione, mi e' stato risposto: "Non si puo' fare niente, solo aiutarli a rilassarsi, cosi' cacciano fuori meglio l'aria". Peccato che ogni bambino si rilassi diversamente, e a tre giorni di certo non te lo vengono a dire!
Allora, come rilassare un bambino dolorante?
Devo dire che sono stata fortunata: alla seconda notte a casa ho capito come rilassare Lucia e da allora sono smessi i problemi.
Mi sono accorta che, quando la portavo in bagno per cambiarla dopo la poppata notturna, magicamente si calmava. Dopo vari tentativi ho capito cos'era la magia: la ventola del cambio d'aria! Con il suo rumore tutto andava a posto e la mia piccolina dormiva magicamente. A questo punto c'era solo da capire come sfruttare questa scoperta. Presto detto: ciao ciao lettino, Lucia va a dormire in bagno! Da quel momento, per un paio di settimane, Lucia ha dormito swaddelata, nel seggiolino della macchina, in bagno con la ventola accesa per tutta la notte. La mettevo li' a mezzanotte, alle 4 andavo ad allattarla (sempre in bagno), alle 8 altra poppata e i pianti sono velocemente cessati.
Evviva la ventola del bagno!

IN AEREO CON I BIMBI?

A volte capita di dover viaggiare in aereo con un neonato. A noi e' capitato. E non roba da poco. Quando Lucia aveva due mesi e mezzo siamo tornati in Italia per una vacanza,il che significa due voli, il primo di 10 ore e il secondo di 2.
Devo dire che e' stato piu' facile del previsto.
Innanzitutto, per i viaggi molto lunghi, moltissime compagnie aeree mettono a disposizione la culla per i bambini sotto un certo peso e una certa lunghezza. Per averla bisogna chiamare direttamente la compagnia e fare richiesta. Il problema e' che non si tratta di una prenotazione, ma di una semplice richiesta e chi prima arriva in aeroporto, si becca la culla. Sul primo volo a noi non e' andata bene, e non l'abbiamo avuta. Per fortuna ci eravamo preparati un piano B che ha funzionato alla grande. Il mio maritino sensazionale ha scovato su amazon (www.amazon.com) questa fantastica mini-amaca che si attacca al sedile di fronte e alla vita del genitore.
Ok, cominciamo col dire che la mamma nella foto non e' per niente realistica, tutto lo spazio che ha lei in genere sull'aereo c'e' da sognarselo, ma rende l'idea. Forse non e' il massimo essere "blindate" al sedile, perche', dal momento che l'amaca ce l'ha la mamma legata in vita, alzarsi non e' comodissimo, ma deo ammettere che io mi sono trovata benissimo con questo arnese. Avevo le mani libere, mentre Lucia dormiva potevo leggere un libro, bere un bicchier dacqua, mangiarmi uno snack... E Lucia ha dormito benissimo! Quando era sveglia giocavamo insieme, mi vedeva in ogni istante ed e' riuscita a farsi un bel sonnellino di quasi 4 ore filate!
E' veramente un accessorio che consiglio a chiunque deve volare con un piccolino.


Tra un mese ripartiamo, si torna in Italia di nuovo, ma questa volta Lucia ha otto mesi e tanti etti e centimeri in piu', quindi ne' culla ne' amaca... vi faro' sapere come andra'!

martedì 16 novembre 2010

COME ESEGUIRE UNO SWADDLE

Beh, dopo aver parlato dei benefici (indubbiamente tantissimi) della tecnica dello swaddling, non posso non spiegare come funziona.
Ci sono due possibilita': fasciare il bimbo da soli, con un panno, o acquistare uno di quelli che io e il mio maritino chiamiamo "swaddle automatici" (che non so se si trovano in Italia, ma si possono acquistare on line). Io li ho usati entrambi e devo dire che funzionano molto bene tutte e due le possibilita'. Vediamo:


1. LO SWADDLING FATTO IN CASA
E' sufficiente avere un telo di cotone quadrato di circa un metro per lato e seguire le istruzioni molto chiare di questa figura. L'unica differenza che applicavo io con Lucia era che nel passaggio C le infilavo anche il braccino sinistro. Piu' la fasciatura e' stretta piu' lo swaddling e' efficace.


2. LO SWADDLING AUTOMATICO
Noi abbiamo acquistato uno Swaddleme della Kiddopotamus, credo si possano acquiatare in Internet, il prezzo non e' stratosferico e ci sono tre misure. Lo abbiamo usato in aereo, dove non avremmo avuto molto spazio per fasciare Lucia con il metodo tradizionale e devo dire che mi sono trovata bene.
Questo e' il link per vedere come funziona: www.kiddopotamus.com


LO SWADDLING

Quella dello swaddling e' una cosa che non avevo mai sentito e che salva letteralmente la vita e le orecchie delle mamme. La prima volta che l'ho fatto vedere in Italia mi hanno presa per matta e retrograda...
Cominciamo col dire a cosa serve: a calmare il pianto dipserato dei bimbi piccolissimi. Non e' il sogno di tantissime di noi?
Cos'e'? qui viene il bello... provate a guardare questa immagine. Il piccolo Gesu' Bambino e' stato fasciato con la tecnica dello SWADDLING! Questa tecnica consiste nel fasciare stretto stretto il bambino come si faceva un tempo, e la cosa lo calma.
Non ci credete?
Non ci credevo nemmeno io!
L'idea nasce da un pediatra americano il dottor Harvey Karp, che nel suo libro "The happiest baby on the block" spiega perche' lo swaddling calma i bambini. In sostanza i piccoli, abituati alla pancia della mamma, dove tutto e' stretto, protetto, dove non si possono muovere, quando vengono al mondo si ritrovano completamente spiazzati e disorientati, in un ambiente troppo grande e dispersivo che non conoscono e li spaventa. La fasciatura riproduce le condizioni che c'erano all'interno dell'utero e aiutano i bimbi a rilassarsi.
Non sembra vero, ma e' vero!
I bambini fasciati di notte dormono piu' e meglio di quelli non fasciati. La mia Lucia Mary di notte si svegliava una volta sola tra mezzanotte e le otto, e da due mesi ha iniziato a dormire tutta la notte. Sono fermamente convinta che sia successo perche' era fasciata.
Non dico di fasciarli sempre e di tenerli cosi' tutto il giorno, ma e' un validissimo aiuto per calmarli quando piangono. Attenzione pero': in genere il processo non piace. Quando fasciavo Lucia piangeva come un matta, ma quando poi si rendeva conto che era stretta, calda e sicura, si calmava subito!
In questa foto aveva 4 giorni e fasciata gia' dormiva benissimo!

COMICIO DA QUI


Uao, finalmente mi sono decisa a fare una cosa che volevo da un po': scrivere un blog come mamma! Che emozione...
Mi presento, per chi (tanti, immagino), non mi conosce: mi chiamo Larissa e ho 27 anni. Da 8 mesi sono mamma della bimba piu' stupenda del mondo, la mia piccola Lucia, che mi rende la persona piu' felice del mondo. Ho deciso di aprire un blog perche' l'esperienza di mamma mi sta insegnando tantissimo e perche' mi sono accorta che su alcune cose le povere neomamme sono proprio lasciate da sole. Spero di poter aiutare, con la mia esperienza, tante nuove mammine che come me si sono trovate ad avere a che fare con situazioni di cui nessuno aveva mai parlato loro prima!
Ah, ultima cosa: non vivo in Italia, ma negli Stati Uniti, dove forse le cose sono un po' diverse... ma devo dire che ho imparato tantissimo qui su come prendersi cura dei piccolini, alcune cose non le avevo mai sentite a casa e mi sono state utilissime, percio' voglio condividerle.
Se vi ho incuriosito, seguitemi su questa pagina, spero vi troverete bene qui!