A volte capita di dover viaggiare in aereo con un neonato. A noi e' capitato. E non roba da poco. Quando Lucia aveva due mesi e mezzo siamo tornati in Italia per una vacanza,il che significa due voli, il primo di 10 ore e il secondo di 2.
Devo dire che e' stato piu' facile del previsto.
Innanzitutto, per i viaggi molto lunghi, moltissime compagnie aeree mettono a disposizione la culla per i bambini sotto un certo peso e una certa lunghezza. Per averla bisogna chiamare direttamente la compagnia e fare richiesta. Il problema e' che non si tratta di una prenotazione, ma di una semplice richiesta e chi prima arriva in aeroporto, si becca la culla. Sul primo volo a noi non e' andata bene, e non l'abbiamo avuta. Per fortuna ci eravamo preparati un piano B che ha funzionato alla grande. Il mio maritino sensazionale ha scovato su amazon (www.amazon.com) questa fantastica mini-amaca che si attacca al sedile di fronte e alla vita del genitore.
Ok, cominciamo col dire che la mamma nella foto non e' per niente realistica, tutto lo spazio che ha lei in genere sull'aereo c'e' da sognarselo, ma rende l'idea. Forse non e' il massimo essere "blindate" al sedile, perche', dal momento che l'amaca ce l'ha la mamma legata in vita, alzarsi non e' comodissimo, ma deo ammettere che io mi sono trovata benissimo con questo arnese. Avevo le mani libere, mentre Lucia dormiva potevo leggere un libro, bere un bicchier dacqua, mangiarmi uno snack... E Lucia ha dormito benissimo! Quando era sveglia giocavamo insieme, mi vedeva in ogni istante ed e' riuscita a farsi un bel sonnellino di quasi 4 ore filate!
E' veramente un accessorio che consiglio a chiunque deve volare con un piccolino.
Tra un mese ripartiamo, si torna in Italia di nuovo, ma questa volta Lucia ha otto mesi e tanti etti e centimeri in piu', quindi ne' culla ne' amaca... vi faro' sapere come andra'!
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